Vangelo del Giorno

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 18,35-43.


Mentre Gesù si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada.
Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse.
Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!».
Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò:
«Che vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista».
E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.


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Commento di Simeone il Nuovo Teologo (ca 949-1022), monaco greco
Noi conosciamo l'amore che ci hai dato, senza limiti, inesprimibile, che nulla può contenere; è luce, luce inaccessibile, luce che agisce in ogni cosa. (...) Che cosa non fa, infatti, questa luce, e cosa non è? E' incanto e gioia, dolcezza e pace, misericordia senza eccezioni, abisso di compassione. Quando ce l'ho, non me ne accorgo; la vedo quando se ne va; mi precipito per prenderla, ma vola via completamente. Non so cosa fare e perdo le forze. Imparo a domandare e a cercare col pianto in grande umiltà, e a considerare che non è possibile avere ciò che supera la natura, e tanto meno è frutto del mio potere o dello sforzo umano, ciò che viene dalla compassione di Dio e dalla sua infinita misericordia. (...)

Questa luce ci conduce per mano, ci fortifica, ci insegna, mostrandosi e poi fuggendo quando abbiamo bisogno di lei. Non è quando lo vogliamo – ciò appartiene ai perfetti – ma quando siamo nella difficoltà e completamente senza forze che lei viene in nostro soccorso. Appare di lontano e mi dà di sentirla nel cuore. Grido col cuore in gola per arrivare a possederla, ma tutto è notte, e vuote sono le mie povere mani. Dimentico tutto, mi siedo e piango, disperando di vederla un'altra volta. Quando ho pianto abbondantemente e mi concedo di fermarmi, allora, arriva misteriosamente, mi prende la testa, ed io mi sciolgo in lacrime senza sapere chi è che illumina il mio spirito di una così dolce luce.


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